Logo bianco St. Philip School - Scuola Bilingue

Il Metodo

La St. Philip School offre un percorso formativo completo dalla scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di secondo grado, nell’intento di fornire agli studenti competenze educative, culturali e linguistiche adeguate ad affrontare il loro compito di protagonisti della società di domani.

Il piano dell’Offerta Formativa della St. Philip School è conforme alle Indicazioni del Sistema Nazionale d’Istruzione. L’autonomia delle Istituzioni scolastiche ci consente di avviare, accanto a quello tradizionale, un percorso bilingue italiano/inglese con un monte ore settimanali nella scuola dell’Infanzia pari a 25 ore, sino ad arrivare, con la Scuola Secondaria di primo grado, a 12 ore settimanali.

È di fondamentale importanza per la St Philip School accompagnare gli alunni in un percorso graduale così da garantire elevati livelli culturali-linguistici; a tal proposito la Scuola per garantire tali livelli stabilisce un iter progressivo attraverso un curriculo verticale che va dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado.

I docenti della St Philip School hanno individuato come obiettivi formativi, tra quelli indicati dalla Legge 107/2015 comma 7, i seguenti:

  • la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare attenzione all'italiano e alla lingua inglese;
  • il potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifiche;
  • il potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali e nell'arte;
  • la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, l'assunzione di responsabilità , la solidarietà e la cura dei beni comuni, la consapevolezza dei diritti e dei doveri;

Per il raggiungimento di tali obiettivi formativi il Collegio dei Docenti, tra le forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa, dispositivi previsti dal regolamento 275, ha deliberato di
avvalersi delle seguenti modalità organizzative:

  • articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e insegnamenti interdisciplinari;
  • potenziamento del tempo scolastico;
  • programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe;
  • potenziamento delle metodologie delle attività di laboratorio.

L’importanza del Metodo

Nei documenti ministeriali e nella letteratura scientifica si parla sempre più spesso di “comunità educante” e di importanza del “contesto”. Con la prima espressione si allude al fatto che le classi, le sezioni e i vari dipartimenti di una istituzione scolastica non dovrebbero vivere come “monadi”, cioè come realtà isolate a se stanti, con insegnanti che lavorano nella propria classe senza collegamento con le altre parti della stessa scuola, ma come un insieme vivo che non può essere separato in parti.

Con “comunità educante” si intende quindi tutto quell’insieme che costituisce la scuola: i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli educatori, gli assistenti educativi, il personale tecnico, gli studenti e le famiglie.

Perciò solo quando tutti coloro che sono coinvolti nell’azione educativa cooperano in vista di uno stesso scopo, si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati, cioè lo sviluppo della persona.

Questo concetto si lega a quello di “contesto”, introdotto ultimamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con il modello ICF. Esso indica che vi sono fattori ambientali che possono ostacolare o facilitare questo sviluppo. Pertanto la domanda che ciascun educatore dovrebbe porsi è: “come faccio a mettere questo ragazzo nelle migliori condizioni di apprendere?”.

Affinché si realizzino dunque tali condizioni, una comunità educante deve mettere a fuoco finalità e modalità comuni, in modo da rimuovere gli ostacoli dell’apprendimento e facilitarne lo sviluppo. Il collante che ci consente di promuovere una vera inclusione è il “metodo”.

Classicamente la pedagogia si divide in antropologia pedagogica, metodologia o didattica e teleologia, cioè lo studio dei fini. Condividere un metodo per noi vuol dire condividere una finalità pedagogica, partendo da una concezione del bambino e applicando di conseguenza una specifica metodologia. In tale prospettiva la didattica si fonda sulla percezione delle reali esigenze di apprendimento di ciascun alunno e del gruppo classe nel suo insieme. Da qui l’importanza per noi della personalizzazione degli apprendimenti.

Formazione dei Docenti

Per la St Philip School è indispensabile che gli insegnanti siano selezionati sulla base di competenze disciplinari, relazionali e psicopedagogiche.

Un bravo docente infatti è in grado di instaurare una relaziona educativa proficua, e quindi “educere” cioè “trarre fuori” le migliori potenzialità da un suo alunno. La nostra scuola seleziona gli insegnanti secondo tali principi e promuove una formazione continua del corpo docenti, organizzando corsi di formazione per chi già fa parte del corpo insegnanti e per chi desidera farne parte.

Gli insegnanti della St Philip School sono guidati da un’ispirazione precisa nella loro azione educativa. Allo stesso tempo si devono anche osservare principi di economia didattica per ottenere risultati positivi. Occorre dunque mirare ad un apprendimento efficace per ottimizzare le modalità di studio ed ottenere risultati concreti.

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